Caino: Ehi Abele, fratello mio, vieni un po’ qua.
Abele: Eccomi, fratello. Che c’è?
Caino: Dimmi un po’ che ti ha detto il Signore l’altro ieri.
Abele: Mi ha detto che sono il suo favorito e che spetterà a me guidare il suo popolo sulla terra.
Caino: E di me, che ha detto?
Abele: Che sarai l’aiuto più prezioso che potrò mai trovare lungo la strada che mi porterà a guidare il popolo del Signore.
Caino: Solo un aiuto, eh? Niente di più?
Abele: L’invidia ti porterà al peccato, fratello. Il tuo ruolo non è meno importante del mio.
Caino: Ah sì? Allora perché non chiedi al Signore se possiamo scambiarceli?
Abele: Non oserei mai contraddire la volontà del Signore.
Caino: Mi hai deluso, fratello. Mi aspettavo che saresti stato onesto con me.
Abele: Di cosa stai parlando, fratello mio? Non capisco.
Caino: Te lo leggo negli occhi che ti stai godendo il tuo successo. Essere il favorito ti piace, eh?
Abele: Fratello, non dire così.
Caino: E quel sorrisetto del cazzo che hai stampato in faccia?
Abele: Stai vaneggiando. Il mio cuore sanguina al pensiero che tu possa essere invidioso del tuo stesso fratello.
Caino: Il tuo cuore sanguinerà ben presto in un modo che non ti immagini neanche.
Abele: Fratello, ma che… Fratello, fermati. Posa quella pietra.
Caino: Perché non ti fai aiutare dal Signore?
Abele: Io.. Io non.. che vuoi fare?
Caino: Voglio offrire un sacrificio al Signore! Grande è la sua potenza sui cieli e sulla terra!
Abele: Fratello, fermati, per l’amor di Dio…
Caino: Dio! Dio! Dio! E basta con questo Dio! Basta con queste regole del cazzo, con queste promesse mai mantenute! Basta con il rispetto e con i ringraziamenti! Basta!
Abele: Fratello fermati ti prego non fare…
Caino: Ehi, Dio! Mi senti!? Se ci sei vieni qui un attimo! Impediscimi di fare a pezzi il mio fratellino!
Abele: Smettila di comportarti da stupido! Se non riesci ad aprire gli occhi ed accorgerti di tutta la bontà e lo splendore che il Signore ci ha donato allora significa che non sei degno di aiutarmi nel cammino che il Signore mi ha assegnato!
Caino: Non sono degno?
Abele: Dov’eri tu quando il Signore ha parlato e ha dettato il suo volere?
Caino: Non ricordo. Probabilmente ero impegnato a cacciare per procurarci il cibo, mentre tu te ne stavi seduto sulla collina a chiacchierare con Lui. E il tu Dio dov’è ora?
Abele: Dio è sempre con me.
Caino: Vediamo se è davvero tuo amico come credi.
Abele: Posa quella pietra, posa quella…
***
Caino: Ecco fatto, Signore! Il sacrificio! Per te! Il tuo figlio prediletto è morto! Cosa vuoi che faccia ora? Chiedi e noi eseguiremo i tuoi ordini, padrone! Comandaci a bacchetta! Decidi per noi, decidi della nostra vita, non lasciarci alcuna possibilità di errore!
Dio: TACI, CAINO. CHE TU SIA MALEDETTO. APPORRO’ IL SIGILLO DELL’OMICIDIO SUL TUO VOLTO. VERRAI ALLONTANATO DA TUTTI, VIVRAI DA REIETTO, E NON VI SARA’ NESSUNA PIETA’ PER TE, NE’ IN QUESTA VITA, NE’ IN QUELLA DOPO LA MORTE.
Caino: Avresti dovuto parlare anche con me del tuo piano! Avresti dovuto darmi più attenzione, invece di stare sempre con Abele! Cos’aveva lui più di me? Cosa? Perché era così speciale?
***
Adamo: Caino, figlio mio. Dov’eri finito?
Eva: Eravamo in pensiero! Manchi da casa da più di due ore!
Caino: Ero fuori. A cacciare.
Adamo: E Abele? Dov’è Abele?
Eva: Eri con tuo fratello? Dov’è ora? Perché non è rientrato con te?
Adamo: Cos’è quell’espressione, figlio mio? E’ successo qualcosa ad Abele? Rispondi, Caino!
Eva: Dov’è Abele! Dov’è mio figlio!
Caino: Vieni con me, padre. Devo mostrarti una cosa…
Adamo: Di che si tratta? Riguarda Abele? Caino! Rispondimi! E perché impugni quel bastone, Caino? Cos’è successo? Posa quel bastone, figliolo.
Caino: Tra un momento…